Questo mio post non sarà meta di strane elucubrazioni o di un argomento ben preciso.
Stamattina ero a lavoro, avevo con me uno studente che non mi piaceva, a pelle, e ho deciso di stare sulle mie ed evitare di "buttare" parole al vento.
Di solito amo raccontare del mio lavoro, della sua parte più intima e ho causato diversi mal di testa tra gli allievi ma oggi no, mi sono limitato a dire il necessario, senza troppi fronzoli e sono andato avanti.
L'imprevedibilità della vita è stupenda: si cambia un po' ogni giorno, ogni giorno capisci con chi puoi o non puoi legarti senza per forza usare parole ma solo con un collegamento del pensiero. Anche perché, parliamoci chiaro, mica tutti sono interessati a quello che facciamo: c'è chi ha preso questa strada per scelta obbligata, chi ne aveva necessità e chi voleva solo qualcosa per "svagarsi". Nonostante tutto però, non riesco a non sentirmi un pò in colpa pensando al fatto che, sia per un problema di comunicazione, sia per una mancanza di disposizione di quella persona, non c'è stato il solito arricchimento reciproco che c'è tra due persone che si trovano a vivere insieme per qualche motivo.
Sono stato, di recente, in un luogo molto ameno con due persone e queste mi hanno insegnato moltissimo, non solo per l'esperienza fatta ma anche a livello umano. Ho capito concetti sull'amore, sull'amicizia e sulla convivenza con altre persone che io vedevo sotto un aspetto diverso, quasi protetto da un vetro a prova di proiettile.
La vita è come un animale intelligente, scaltro, che sa quello che vuole e se lo prende con forza! Non si può insegnarle a comportarsi o almeno non completamente, bisogna fare dei piccoli passi verso di lei, avvicinarsi con cautela e ottenere la sua fiducia. Fatto questo non si può comunque addomesticare, devi lasciarla libera di fare ciò che vuole, come vuole...ma quando qualcosa ti interessa e capisci che ne vale la pena, anche se ciò è una questione, un oggetto o perché no un'idea, devi domarla.
Mettiamocela tutta, per un breve periodo di tempo potremmo riuscire a cavalcare qualcosa di davvero formidabile...
A.
lunedì 13 febbraio 2012
domenica 5 febbraio 2012
Dove stiamo andando?
La domanda sorge spontanea.
In un mondo nel quale c'è crisi di tutto, di valori, di amore, di amicizia, di denaro, di educazione, ecc... dove potrà arrivare l'umanità?
Fin dove potrà spingersi l'avanzare senza sosta dell'uomo nella sua corsa verso "l'evoluzione"?
La risposta non è altrettanto scontata, io stesso non riesco a prevedere un futuro al quale mi piacerebbe assistere.
A dire il vero, dicevo che i miei genitori erano vecchi perché incapaci di adeguarsi al mondo che cambiava mentre ora, un pochino, li capisco. Io sono sempre stato in grado di adattarmi perfettamente a tutte le situazioni, però mi rendo conto che rispetto al periodo che hanno vissuto loro sono cambiate molte cose e, devo dire, decisamente in peggio.
Tra le donne che ottengono potere con la bellezza e gli uomini che preferiscono andare in palestra e farsi le sopracciglia piuttosto che guadagnarsi il pane quotidiano, non capisco davvero dove si potrà andare a finire.
La mia unica speranza è che il mondo non finisca il 21 Dicembre di quest'anno, in modo da poter ancora ridere dell'essere umano e vedere la sua "evoluzione" finale.
Sono oramai "grande" e non spero più in un miracolo, però sono sicuro che anche voi siete bramosi di sapere a che punto arriveranno l'infedeltà, la cattiveria e i tentativi di supremazia sul prossimo che l'essere umano porta avanti sui suoi simili.
A presto, amici.
A.
In un mondo nel quale c'è crisi di tutto, di valori, di amore, di amicizia, di denaro, di educazione, ecc... dove potrà arrivare l'umanità?
Fin dove potrà spingersi l'avanzare senza sosta dell'uomo nella sua corsa verso "l'evoluzione"?
La risposta non è altrettanto scontata, io stesso non riesco a prevedere un futuro al quale mi piacerebbe assistere.
A dire il vero, dicevo che i miei genitori erano vecchi perché incapaci di adeguarsi al mondo che cambiava mentre ora, un pochino, li capisco. Io sono sempre stato in grado di adattarmi perfettamente a tutte le situazioni, però mi rendo conto che rispetto al periodo che hanno vissuto loro sono cambiate molte cose e, devo dire, decisamente in peggio.
Tra le donne che ottengono potere con la bellezza e gli uomini che preferiscono andare in palestra e farsi le sopracciglia piuttosto che guadagnarsi il pane quotidiano, non capisco davvero dove si potrà andare a finire.
La mia unica speranza è che il mondo non finisca il 21 Dicembre di quest'anno, in modo da poter ancora ridere dell'essere umano e vedere la sua "evoluzione" finale.
Sono oramai "grande" e non spero più in un miracolo, però sono sicuro che anche voi siete bramosi di sapere a che punto arriveranno l'infedeltà, la cattiveria e i tentativi di supremazia sul prossimo che l'essere umano porta avanti sui suoi simili.
A presto, amici.
A.
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