martedì 8 novembre 2011

23:21

Ebbene inizio proprio a scriver questo post alle 23:21 di un Martedì sera, dopo aver visto un bel pò di tv (davano The Mentalist, serie che adoro davvero).
Come sempre Patrick ce l'ha fatta e ha trovato l'assassino di entrambi gli episodi, anticipando le sue prossime indagini "personali" e lasciando tutti con fiato sospeso per un'altra settimana ancora: bisogna essere pazienti...
Guardo i Vivident Cube che ho comprato almeno 3 mesi fa in una località di mare che avevo visitato e mi tornano alla mente tantissimi ricordi molto vividi, siccome adoro quella località e ci torno spesso per pranzi e visite di piacere. Il tempo passa in modo pazzesco e non è un aggettivo preso da un modo di dire, ma è proprio così. Non ci si accorge dello scorrere inesorabile dei secondi, dei minuti e delle ore: chiudiamo gli occhi quando andiamo a letto e li riapriamo in una nuova giornata, sembra quasi un miracolo!
A volte il sonno culla i pensieri, li rende più docili e mansueti, permettendo al sognatore di prenderli e farne ciò che vuole; altre volte li rende più vividi e superficiali, ed è allora che ci si trova in quello stadio di incredulità tipica di chi ha vissuto una situazione spiacevole e, cercando di dimenticarla, è invece quasi obbligato dalla mente a riviverla passivamente.
Non so perché ho impostato questo post (e mi scuso la pseudo-ripetizione) in questo modo, forse trovarmi solo, con un lieve rumore di sottofondo in una strana serata autunnale mi ha portato questa riflessione... chissà se è frutto del caso o dovrò trovarmi davvero di nuovo faccia a faccia con alcuni "demoni" del passato.

A.

domenica 6 novembre 2011

Quando l'angoscia...

...ti prende forte in una fredda serata autunnale, non puoi fare altro che assecondare i tuoi voleri.
Se senti voglia di una camomilla, devi fartela; se vuoi mangiare del cioccolato, perché la giornata è stata dura e vuoi addolcirla, nessuno potrà evitare che tu lo faccia; se sei innamorato e la/il tuo/tua lei/lui è lontano e ne hai bisogno, devi cercarlo/a.
Per quanto mi riguarda, continuo ad avere le idee poco chiare su quello che voglio, ma inizio a sentire quella sensazione terribile di angoscia, che ti prende proprio nella posizione del cuore e rende difficile ogni pensiero o decisione. Sì perché non è possibile pensare o svagarsi in quelle condizioni: se sei davanti a un film provi l'irrefrenabile voglia di alzarti e andare a camminare, ma poi ti accorgi che non stai facendo niente e torni da un'altra parte....e il circolo si ripete finché non si trova una soluzione nuova, alternativa, che plachi l'animo.
Beh io la soluzione l'avrei, ma non posso metterla in pratica, non ora; quindi sto a crogiolare in quella brutta sensazione in attesa che capiti qualcosa che mi sblocchi, una specie di segno del destino.
Non so quanto posso contarci.
Ultimamente la mia "bilancia" cognitiva e sentimentale sta subendo forti variazioni di grammatura fine e non riesco a riequilibrarla: trovo in ogni pro un contro e viceversa e questo non aiuta a trovare una posizione ferma, di partenza, dalla quale misurare la tara e il netto. Vedere ogni cosa a peso lordo non permette di stabilire quanto la confezione, quindi l'esteriorità, possa valere rispetto alla vera qualità di ciò che contiene.
Non pensavo sarei saltato fuori così bene dalla metafora, anche perché io scrivo di getto, non penso e non correggo, mi limito ad andare lungo i binari della mia mente.
Questo però mi dimostra (e spero di non essere il solo) che sono ancora sano di mente e i principi buoni sono ancora instillati dentro di me; ora bisogna cercare qualcuno con cui condividerli appieno, senza tenersi argomenti per sé ed essendo sicuri di arricchire la vita di entrambi.
Un nome lo avrei, ma vola in una coltre nebbia chiamata dubbio.

A.

giovedì 3 novembre 2011

Slash...

Sto ascoltando, dopo una dura notte a lavoro, una canzone di Slash e Myles Kennedy chiamata Patience, postata su Facebook da un mio caro amico. Devo dire che ero restio ad ascoltarla tutta fino in fondo, ma mi sono bastati pochi versi e ho capito che lo avrei fatto.
Questa canzone da un senso di pace e infonde coraggio per affrontare i problemi e, lasciatemelo dire, testi come questi sono molto difficili da trovare...
Poi vabbé, vedere Slash che "strimpella" non è solo bello, ma scenico, e aggiunge al video un carattere di durezza che sconvolge la profondità delle parole che si sentono pronunciare.
Non so se queste canzoni siano percepite da me in modo diverso per via del periodo strano che sto vivendo, però è bello così e mi crogiolo nel farlo: è bello lasciare spazio anche a ciò che non è razionale e vivere per il gusto di farlo; magari sto esagerando riferendomi a una semplice canzone, ma spesso le grandi azioni derivano da piccoli momenti di straordinaria follia e spensieratezza.
Mi piacerebbe poter dire che ho ritrovato la tranquillità, ma non è di fatto così o non almeno del tutto, quindi continuo a scrivere a voi (virtualmente) che come me cercate qualcosa al quale non sapete dare un nome, ma sapete che c'è.....e questo basta per lottare.

A.