mercoledì 27 giugno 2012

Ritorno di fiamma

Rieccoci qua, dopo diversi mesi di mancanza dal mio blog!
E' cambiato molto in questi mesi: si sono sbloccate situazioni nuove, riparati pezzi rotti, creati nuovi legami e completamente cestinati altri...insomma, tanto da dire, ma fondamentalmente è tutto come prima...
La vita, in questo periodo storico soprattutto, ti mette di fronte a incertezze, problemi e mancanza di valori e le persone più "rette" devono cercare di andare avanti mute, perché sanno che la loro voce non verrà mai davvero udita...
Beh, io cerco sempre di ascoltare e percepire ciò che gli altri, anche non verbalmente, cercano di dirmi ma mi trovo sempre nella situazione di essere l'unico: e non è presunzione, perché quando si interpellano gli altri sono sempre pronti a creare dissidi e discussioni.
Inizio a non pensare a una chiave pirandelliana per tutto questo: potrei credere che le persone non si nascondano dietro a maschere, ma che siano proprio così, come le si vede...Questo sarebbe davvero triste, perché se l'ostentazione di ciò che non si è (in negativo) può essere divertente come gioco, essere davvero in quel modo può portare a un crollo della civiltà...
Sì, sono esagerato, è vero..Ma pensateci..Quanta gente non è educata, non rispetta il prossimo, urla e sbraita contro gli indifesi...Quanti vogliono solo diritti e non doveri, fanno male al prossimo senza nessun senso di colpa...Quanti tra i nostri governanti o chi ha potere sul "popolo" lo aiuta sul serio e non pensa solo a sé?
Io ci vedo molti più esempi di quelli che ho scritto...
Non pensavo che avrei visto così il mondo alla mia età...e pensare che non sono nemmeno vecchio! :)
Andiamo avanti con questi post si-spera-terapeutici e vediamo cosa ne salta fuori: magari ne trarrò vantaggio o forse, qualcun altro per me...

A.

lunedì 13 febbraio 2012

La vita va domata

Questo mio post non sarà meta di strane elucubrazioni o di un argomento ben preciso.
Stamattina ero a lavoro, avevo con me uno studente che non mi piaceva, a pelle, e ho deciso di stare sulle mie ed evitare di "buttare" parole al vento.
Di solito amo raccontare del mio lavoro, della sua parte più intima e ho causato diversi mal di testa tra gli allievi ma oggi no, mi sono limitato a dire il necessario, senza troppi fronzoli e sono andato avanti.
L'imprevedibilità della vita è stupenda: si cambia un po' ogni giorno, ogni giorno capisci con chi puoi o non puoi legarti senza per forza usare parole ma solo con un collegamento del pensiero. Anche perché, parliamoci chiaro, mica tutti sono interessati a quello che facciamo: c'è chi ha preso questa strada per scelta obbligata, chi ne aveva necessità e chi voleva solo qualcosa per "svagarsi". Nonostante tutto però, non riesco a non sentirmi un pò in colpa pensando al fatto che, sia per un problema di comunicazione, sia per una mancanza di disposizione di quella persona, non c'è stato il solito arricchimento reciproco che c'è tra due persone che si trovano a vivere insieme per qualche motivo.
Sono stato, di recente, in un luogo molto ameno con due persone e queste mi hanno insegnato moltissimo, non solo per l'esperienza fatta ma anche a livello umano. Ho capito concetti sull'amore, sull'amicizia e sulla convivenza con altre persone che io vedevo sotto un aspetto diverso, quasi protetto da un vetro a prova di proiettile.
La vita è come un animale intelligente, scaltro, che sa quello che vuole e se lo prende con forza! Non si può insegnarle  a comportarsi o almeno non completamente, bisogna fare dei piccoli passi verso di lei, avvicinarsi con cautela e ottenere la sua fiducia. Fatto questo non si può comunque addomesticare, devi lasciarla libera di fare ciò che vuole, come vuole...ma quando qualcosa ti interessa e capisci che ne vale la pena, anche se ciò è una questione, un oggetto o perché no un'idea, devi domarla.
Mettiamocela tutta, per un breve periodo di tempo potremmo riuscire a cavalcare qualcosa di davvero formidabile...

A.

domenica 5 febbraio 2012

Dove stiamo andando?

La domanda sorge spontanea.
In un mondo nel quale c'è crisi di tutto, di valori, di amore, di amicizia, di denaro, di educazione, ecc... dove potrà arrivare l'umanità?
Fin dove potrà spingersi l'avanzare senza sosta dell'uomo nella sua corsa verso "l'evoluzione"?
La risposta non è altrettanto scontata, io stesso non riesco a prevedere un futuro al quale mi piacerebbe assistere.
A dire il vero, dicevo che i miei genitori erano vecchi perché incapaci di adeguarsi al mondo che cambiava mentre ora, un pochino, li capisco. Io sono sempre stato in grado di adattarmi perfettamente a tutte le situazioni, però mi rendo conto che rispetto al periodo che hanno vissuto loro sono cambiate molte cose e, devo dire, decisamente in peggio.
Tra le donne che ottengono potere con la bellezza e gli uomini che preferiscono andare in palestra e farsi le sopracciglia piuttosto che guadagnarsi il pane quotidiano, non capisco davvero dove si potrà andare a finire.
La mia unica speranza è che il mondo non finisca il 21 Dicembre di quest'anno, in modo da poter ancora ridere dell'essere umano e vedere la sua "evoluzione" finale.
Sono oramai "grande" e non spero più in un miracolo, però sono sicuro che anche voi siete bramosi di sapere a che punto arriveranno l'infedeltà, la cattiveria e i tentativi di supremazia sul prossimo che l'essere umano porta avanti sui suoi simili.
A presto, amici.

A.

venerdì 23 dicembre 2011

Domande...

Stanotte ero al lavoro...
Ero lì, al 7° piano dell'edificio nel quale lavoro e ho iniziato a guardare fuori dalla finestra, in attesa dell'ascensore.
Vedevo la città da un punto molto alto, quasi il più alto del circondario e davanti ad essa c'era il mio riflesso.
Mi sono visto stanco, triste, come la persona che non sono mai stato e mi sono chiesto, forse seriamente per la prima volta: "ma cosa sto facendo della mia vita?"
Sì perché questo blog vuole essere un'esternazione del mio io più profondo, ma in verità io sono una persona piena di vita, che ha tanti amici, non disdegna mai uscite e cerca di avere una parola buona per tutti.
Tutto però sta peggiorando: le persone stanno diventando sempre più cattive e stupide, nel senso di ignoranti!
Non ragionano, parlano senza pensare e preferiscono dare l'idea del "forte" piuttosto che quella del "giusto".
Ci credo che la società sta andando a ramengo, se ognuno guarda solo a sé è normale che il senso della collettività non esista più, con una supremazia del singolo che porterà l'umanità all'estinzione.
Questo sta accadendo soprattutto in politica: è lì che vediamo il massimo esempio di quanto ognuno pensi per sé piuttosto che agli altri e al suo paese. Non parliamo poi della città nella quale vivo: tutti maleducati, cattivi, incapaci spesso di dire persino "Buongiorno" e "Grazie"...
Non finirò questo post con una speranza, come ho fatto altre volte, perché di speranze non ce ne sono.
La civiltà andrà alla distruzione e io sarò proprio in mezzo al "casino".
Vorrei però vedere il futuro e sapere se qualcuno sarà in grado di cambiare questo stato di desolazione sentimentale nel quale viviamo o se anche i figli dei miei figli dovranno adattarsi a questo mondo schifoso, pieno di inetti, sia sul piano lavorativo che su quello relazionale.
A tutti quelli che mi seguono comunque, e ai buoni di cuore, io auguro un Felice Natale, pieno non solo di regali (che non fanno mai male, eh!) ma anche di tanta gioia, religiosa e non, tipica di un periodo speciale nel quale ognuno vede nell'altro un "fratello" con il quale condividere qualcosa, di qualsiasi genere essa sia.

A.

martedì 8 novembre 2011

23:21

Ebbene inizio proprio a scriver questo post alle 23:21 di un Martedì sera, dopo aver visto un bel pò di tv (davano The Mentalist, serie che adoro davvero).
Come sempre Patrick ce l'ha fatta e ha trovato l'assassino di entrambi gli episodi, anticipando le sue prossime indagini "personali" e lasciando tutti con fiato sospeso per un'altra settimana ancora: bisogna essere pazienti...
Guardo i Vivident Cube che ho comprato almeno 3 mesi fa in una località di mare che avevo visitato e mi tornano alla mente tantissimi ricordi molto vividi, siccome adoro quella località e ci torno spesso per pranzi e visite di piacere. Il tempo passa in modo pazzesco e non è un aggettivo preso da un modo di dire, ma è proprio così. Non ci si accorge dello scorrere inesorabile dei secondi, dei minuti e delle ore: chiudiamo gli occhi quando andiamo a letto e li riapriamo in una nuova giornata, sembra quasi un miracolo!
A volte il sonno culla i pensieri, li rende più docili e mansueti, permettendo al sognatore di prenderli e farne ciò che vuole; altre volte li rende più vividi e superficiali, ed è allora che ci si trova in quello stadio di incredulità tipica di chi ha vissuto una situazione spiacevole e, cercando di dimenticarla, è invece quasi obbligato dalla mente a riviverla passivamente.
Non so perché ho impostato questo post (e mi scuso la pseudo-ripetizione) in questo modo, forse trovarmi solo, con un lieve rumore di sottofondo in una strana serata autunnale mi ha portato questa riflessione... chissà se è frutto del caso o dovrò trovarmi davvero di nuovo faccia a faccia con alcuni "demoni" del passato.

A.

domenica 6 novembre 2011

Quando l'angoscia...

...ti prende forte in una fredda serata autunnale, non puoi fare altro che assecondare i tuoi voleri.
Se senti voglia di una camomilla, devi fartela; se vuoi mangiare del cioccolato, perché la giornata è stata dura e vuoi addolcirla, nessuno potrà evitare che tu lo faccia; se sei innamorato e la/il tuo/tua lei/lui è lontano e ne hai bisogno, devi cercarlo/a.
Per quanto mi riguarda, continuo ad avere le idee poco chiare su quello che voglio, ma inizio a sentire quella sensazione terribile di angoscia, che ti prende proprio nella posizione del cuore e rende difficile ogni pensiero o decisione. Sì perché non è possibile pensare o svagarsi in quelle condizioni: se sei davanti a un film provi l'irrefrenabile voglia di alzarti e andare a camminare, ma poi ti accorgi che non stai facendo niente e torni da un'altra parte....e il circolo si ripete finché non si trova una soluzione nuova, alternativa, che plachi l'animo.
Beh io la soluzione l'avrei, ma non posso metterla in pratica, non ora; quindi sto a crogiolare in quella brutta sensazione in attesa che capiti qualcosa che mi sblocchi, una specie di segno del destino.
Non so quanto posso contarci.
Ultimamente la mia "bilancia" cognitiva e sentimentale sta subendo forti variazioni di grammatura fine e non riesco a riequilibrarla: trovo in ogni pro un contro e viceversa e questo non aiuta a trovare una posizione ferma, di partenza, dalla quale misurare la tara e il netto. Vedere ogni cosa a peso lordo non permette di stabilire quanto la confezione, quindi l'esteriorità, possa valere rispetto alla vera qualità di ciò che contiene.
Non pensavo sarei saltato fuori così bene dalla metafora, anche perché io scrivo di getto, non penso e non correggo, mi limito ad andare lungo i binari della mia mente.
Questo però mi dimostra (e spero di non essere il solo) che sono ancora sano di mente e i principi buoni sono ancora instillati dentro di me; ora bisogna cercare qualcuno con cui condividerli appieno, senza tenersi argomenti per sé ed essendo sicuri di arricchire la vita di entrambi.
Un nome lo avrei, ma vola in una coltre nebbia chiamata dubbio.

A.

giovedì 3 novembre 2011

Slash...

Sto ascoltando, dopo una dura notte a lavoro, una canzone di Slash e Myles Kennedy chiamata Patience, postata su Facebook da un mio caro amico. Devo dire che ero restio ad ascoltarla tutta fino in fondo, ma mi sono bastati pochi versi e ho capito che lo avrei fatto.
Questa canzone da un senso di pace e infonde coraggio per affrontare i problemi e, lasciatemelo dire, testi come questi sono molto difficili da trovare...
Poi vabbé, vedere Slash che "strimpella" non è solo bello, ma scenico, e aggiunge al video un carattere di durezza che sconvolge la profondità delle parole che si sentono pronunciare.
Non so se queste canzoni siano percepite da me in modo diverso per via del periodo strano che sto vivendo, però è bello così e mi crogiolo nel farlo: è bello lasciare spazio anche a ciò che non è razionale e vivere per il gusto di farlo; magari sto esagerando riferendomi a una semplice canzone, ma spesso le grandi azioni derivano da piccoli momenti di straordinaria follia e spensieratezza.
Mi piacerebbe poter dire che ho ritrovato la tranquillità, ma non è di fatto così o non almeno del tutto, quindi continuo a scrivere a voi (virtualmente) che come me cercate qualcosa al quale non sapete dare un nome, ma sapete che c'è.....e questo basta per lottare.

A.